Se tutti amano TikTok ci sarà un perché: ed è il trionfo delle IA

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TikTok è considerato, da più parti, l’estrema conseguenza di ciò che i social network hanno creato finora: uno strumento che costringe alla reaction impulsiva, allo scorrimento compulsivo di soli video brevissimi, all’usa-e-getta caotico dei contenuti che si incrociano. Un caos, insomma: un magma scomposto dove, a stento, possono brancolare soltanto gli appartenenti alla “generazione Z”.

Ma è davvero così?

Assolutamente no. Ma non intendo, con questo, “prendere le difese” di questo a dir poco diffuso social nato in Cina (a maggio 2020 è stata la app più scaricata al mondo): quello che voglio dire è che TikTok è uno strumento tutt’altro che caotico, tutt’altro che infestato da sole pulsioni giovanilistiche.

TikTok è il luogo dove regna l’organizzazione più gelida e spietata: è il social in cui il machine learning ha raggiunto l’apice delle sue capacità. È il social che deve tutto il suo successo alla clamorosa efficacia dell’intelligenza artificiale che è stata realizzata come sostrato per il suo funzionamento.

C’è un sintomo oltremodo evidente che conferma tutto ciò. Da alcuni mesi si parla di un acquisto di TikTok da parte della software house statunitense Oracle: acquisto che non si riesce a concretizzare, perché i creatori del social venderebbero tutto tranne… l’algoritmo.

In buona sostanza: Oracle si ritroverebbe a possedere un social, ma senza poter gestire il meccanismo che permette a esso di essere tanto efficace (e in qualche modo “amato”). ByteDance, l’azienda sviluppatrice di TikTok, sa bene che ha in mano un vero e proprio strumento di potere, che può essere capitalizzato in molti modi redditizi.

Proviamo a capire dunque come funziona questo famoso “algoritmo di TikTok”.

Questo algoritmo è, in realtà, davvero molto semplice, ma risulta più efficace perché è sorretto da un approccio differente rispetto a quello degli altri social: su TikTok assistiamo all’apoteosi del concetto di “Prosumer” – cioè l’utente (consumer) che al contempo è anche colui il quale “produce” il social grazie ai contenuti che posta (producer).

TikTok, a differenza di tutti gli altri social, si fonda su un’intelligenza artificiale in grado di intercettare nel giro di pochi minuti gli ipotetici interessi dell’utente. Utilizzando il machine learning realizzato da ByteDance, l’algoritmo sfrutta i pochi secondi in cui l’utente visualizza il post: in base al tempo passato sul video e alla reaction “emessa”, si comprende qual è il grado di interesse nei confronti del contenuto.

Al primo ingresso sulla piattaforma vengono proposti i contenuti più disparati. La selezione dei contenuti “ad hoc” avviene nel giro di pochissimi “giri” sul social, in base al grado di interazione e permanenza media dell’utente. In questo modo il feed delle notizie dell’app riflette le preferenze dello user, in quanto il machine learning ha selezionato i contenuti sulla base dei segnali involontari manifestati dall’utente.

Questo permette a TikTok di fidelizzare più di ogni altro social, anche grazie a un’altra prospettiva. A differenza, ad esempio di YouTube, TikTok premia sin da subito i propri utenti: il terzo o quarto video che verrà postato verrà incredibilmente visualizzato da un numero altissimo di persone. Questo su YouTube non può mai avvenire, a meno che il video non sia divenuto virale per altri aspetti.

Questo boost di visualizzazioni genera eccitazione e appagamento nell’utente, il quale proverà a capitalizzare quel “successo” producendo costantemente altri video, per giorni e giorni. A partire da quel punto, alcuni utenti riescono a consolidare una fan-base di follower, per altri invece quel video tanto visualizzato rimarrà un fatto episodico.

TikTok “regala” un video molto visualizzato all’inizio della propria esperienza sul social non soltanto per fidelizzare il nuovo utente, ma anche per “sfruttarlo”: il nuovo utente viene utilizzato come test per comprendere i gusti di iscritti in ogni parte del mondo – e al contempo il suo contenuto viene diffuso per capire quanto successo potrà avere questo nuovo iscritto e che tipologia di utenti proporgli da lì in avanti.

Un caos? No, assolutamente.

TikTok, a suo modo, segna un trionfo delle IA che ha appena iniziato a mostrare i suoi esiti sul futuro delle reti sociali.